Dopo tanti ragionamenti , che trovate sotto riportati , ho organizzato un bellissimo convegno con la commissione agricoltura , per comprendere meglio le best practices israeliane – il paese dove si sono create coltivazioni nel deserto – con l’associazione Amici Ben Gurion University del Negev – il prof Aaron Fait dell’università – grazie as Andrea Jarach
Gli esiti saranno proposte che inserirò nella proposta di risoluzione che sto facendo sempre in commissione agricoltura .

SEMPRE PIU’ GRAVE
SEMPRE PIÙ GRAVE L’EMERGENZA IDRICA IN AGRICOLTURA: DOMANI LE PRIME AUDIZIONI IN REGIONE
Gli ultimi dati di ARPA Lombardia confermano la grandissima sofferenza idrica della regione. Dobbiamo uscire dall’approccio emergenziale e cominciare a ragionare su interventi strutturali di prevenzione nel medio e lungo periodo. Così ho presentato una interrogazione in aula e ho richiesto una serie di audizioni in Commissione VIII , Agricoltura, per affrontare seriamente questo problema .
Mancano 1.3 miliardi di metri cubi d’acqua nei tre grandi serbatoi lombardi delle acque superficiali: la neve in montagna, i grandi laghi regolati e gli invasi degli sbarramenti idroelettrici in alta quota, che in questo periodo dell’anno dovrebbero contenerne in media il doppio, circa 2.6 miliardi
La situazione allo scorso 15 maggio monitorata da ARPA Lombardia dipinge un quadro siccitoso ancora più critico, visto che le precipitazioni attese nella prima metà del mese si sono rivelate molto più lievi del previsto. Nonostante gli sforzi dei consorzi regolatori dei laghi si stima che il volume d’acqua disponibile per l’irrigazione sia di 662 milioni di metri cubi, sceso di oltre il 34% rispetto alla media degli anni precedenti. Questo nonostante il nostro resti un paese sostanzialmente piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua annui.
Ho chiesto quindi a gran voce alla Regione di istituire un tavolo strategico programmatico
Interrogazione presentata https://mega.nz/file/KPoAGYQQ#uloCWph_VOTZk3fhoSwRgobMNOkw-p-S4qbWozgwh0E
14 giugno 2022 riporto in aula il tema dell’emergenza siccità. Ormai sta diventando un dramma la situazione. Riproponiamo in quesito , dopo aver chiesto una serie di audizioni, tra le quali anche una audizione con i principali concessionari delle grandi derivazioni idroelettriche per condividere strategie e programmi che devono vedere quali principali protagonisti gli agricoltori, il mondo ambientale e ovviamente anche l’idroelettrica, bisogna intervenire subito con interventi straordinari e urgenti, oltre a dichiarare e applicare subito stato di emergenza. Dieci giorni per le deroghe del deflusso minimo vitale sono troppi, ormai non c’è più tempo e i nostri coltivatori stanno per gettare la spugna, domani scadono, inoltre, i termini per le quote che le aziende agricole devono ai consorzi e le coltivazioni sono già compromesse. La Regione deve essere più tempestiva, bisogna cercare di salvare il salvabile e non arrendersi, sperando nella pioggia. Non è ammissibile. Qui la mia interrogazione https://mega.nz/file/DG5SVaxZ#9eZ8mZthvNO-Er3DB4REnSkTsqn3yuvEHl5fWhUe0ag, ma la risposta in aula ancora non soddisfacente e non ad ampio spettro.
Il 22 giugno 2022 chiedo anche al governatore Fontana di richiedere al governo lo stato di emergenza visto che la pioggia non arriva . La siccità nella Pianura Padana è ormai gravissima, nella Lomellina Pavese restano 72 ore prima che il raccolto vada perduto irreparabilmente, visto che in queste ore le associazioni territoriali di categoria stimano che la percentuale di mais in condizioni accettabili sia attorno al 20% del totale, il resto è già seccato.
Regione Lombardia deve chiedere subito lo stato di emergenza idrica per consentire una regia nazionale immediata degli interventi straordinari necessari ormai in tutto il Nord Italia. Si deve intervenire a livello sovraregionale e consentire di integrare, grazie anche all’apporto proveniente da altre regioni, il rilascio d’acqua necessario in tutte le province lombarde in situazione di estrema difficoltà come quella di Pavia”.
abbiamo audito in Commissione i grandi gestori dei bacini idroelettrici – continua – e le risposte che abbiamo avuto non sono state confortanti: il piano di rilascio da 4 mln di metri cubi complessivi al giorno è il massimo che i gestori hanno dichiarato di riuscire a sopportare per i prossimi 10 giorni ma chiedo che Regione e Governo valutino attentamente se non ci siano possibilità di un ulteriore sforzo per incrementare tale capacità”.
La Lombardia è assetata e i 4 mln di metri cubi quotidiani concessi dai bacini idroelettrici sono una goccia nell’oceano, che purtroppo rischia di servire a poco o nulla”.
Il 2 luglio finalmente il presidente Fontana manda la richiesta al governo

Dicembre 2022 finalmente arriviamo ad un dunque. Sono stata corelatrice in aula di una risoluzione su questa emergenza- che prevede una pianificazione a lungo termine di azioni, anche a livello infrastrutturale per far fronte a questa tematica.
La risoluzione dal titolo “Misure finalizzate alla prevenzione dell’emergenza idrica, a sostegno di una politica di uso sobrio e razionale della risorsa idrica per affrontare nel medio-lungo periodo gli impatti del cambiamento climatico sull’agricoltura”, finalmente viene approvata dal Consiglio Regionale nella seduta del 20 dicembre 2022 (ultima della legislatura) Mio intervento in aula dopo un percorso di condivisione e lavoro – orgogliosamente sono corelatrice del testo.
Sono convinta che dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza e poter affrontare la crisi idrica in agricoltura in una logica di prevenzione e adattamento: gli impegni assunti con questo documento vanno proprio in questa direzione. Tra le proposte che ho promosso e che sono state recepite nel testo approvato ricordo: l’istituzione di un tavolo tecnico di esperti che lavori ad un programma di opere e misure almeno decennale; strumenti straordinari soggetti ad incentivazione per la ricarica della falda, da mettere in campo a partire dalla stagione invernale in corso per evitare ripercussioni sulla prossima stagione irrigua; una crescente collaborazione con le università lombarde per implementare analisi e migliorare le previsioni; l’approfondimento e lo studio di best practice promosse anche a livello internazionale da poter applicare anche sul nostro territorio.https://drive.google.com/file/d/1uAQv-te_d0q6sqHCDAQoPtag7NyGhZNQ/view?usp=drivesdk
Mi preme sottolineare l’importanza di prevedere risorse a bilancio per stimolare gli investimenti e le sperimentazioni che si potranno avviare. A tal fine, in occasione della discussione della risoluzione, ho presentato anche l’ordine del giorno allegato con cui si chiedeva di: destinare, in modo strutturale e integrato a quanto previsto a livello nazionale ed europeo, lerisorse utili alla predisposizione e all’avvio di un programma almeno decennale di opere e misure,sostenere la diffusione di progetti sperimentali per una gestione sostenibile della risorsa idrica, attraverso la costituzione di un fondo per l’assunzione del rischio, destinato alle aziende agricole; assegnare la massima priorità, in fase di pubblicazione dei nuovi bandi PSR 2023-2027, alle misure di salvaguardia delle risorse idriche e di sostegno a progetti di sviluppo dell’innovazione; investire nelle campagne di sensibilizzazione per rimarcare il valore dell’acqua con i più giovani, nelle scuole.
L’ordine del giorno purtroppo non è stato accolto, così come l’emendamento finanziario presentato in occasione del bilancio di previsione 2023-2025 votato il 19 dicembre.
Il testo della risoluzione approvata dal Consiglio Regionale rappresenta un punto di partenza su cui auspico si possa iniziare a lavorare da subito, perché su questi temi non c’è tempo da perdere. Testò Risoluzione


