Ridurre l’aliquota IVA al 5% anche per il teleriscaldamento ed energia elettrica: questa la principale richiesta contenuta nella mozione che ho presentato in aula il 6 dicembre, sottoscritta anche da diversi colleghi di minoranza. Un documento con cui si chiede inoltre, con riferimento al teleriscaldamento, di estendere agli utenti anche la possibilità di accedere ai bonus già applicati per gas ed elettricità.
Sono soddisfatta per l’approvazione all’unanimità della nostra proposta: Regione Lombardia deve intervenire con urgenza presso il Governo, abbiamo già perso troppo tempo. La riduzione dell’aliquota IVA sarebbe una boccata d’ossigeno per le famiglie, ma anche per diverse realtà lombarde, e non solo, oggi piegate dai costi delle bollette quali ad esempio centri sportivi, scuole, comunità, imprese energivore.
Un intervento che oltretutto non andrebbe neanche ad incidere negativamente sulle entrate tributarie dello Stato che, come evidenziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in un comunicato dello scorso 5 ottobre, nei primi otto mesi del 2022 hanno già registrato un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di ben 40.692 milioni di euro, pari al 13,4%, anche in funzione dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato la crescita del gettito IVA.
“Per quanto riguarda il teleriscaldamento, una delle tecnologie più virtuose dal punto di vista ambientale, occorre sottolineare che è un servizio rimasto sino ad oggi inspiegabilmente escluso dalle agevolazioni applicate ai fruitori di gas ed elettricità: nonostante rispetto a un anno fa i costi per le famiglie utenti risultino aumentati del 35%, l’aliquota IVA applicata risulta ancora del 10% o del 22% a seconda del tipo di impianto utilizzato. Un aggravio che pesa su molte famiglie: 223.000 nella sola realtà milanese”.
Su questo fronte con la mozione di oggi sono molto soddisfatta di aver dato voce alle richieste avanzate da diversi Sindaci lombardi con una lettera rimasta senza risposta e all’allarme lanciato con una petizione popolare promossa da Sunia, Sicet, Coordinamento dei Comitati Milanesi e Associazione ambiente ed energia che ha raccolto oltre un migliaio di sottoscrizioni. Una richiesta sostenuta anche da ARERA, l’Autorità nazionale di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente, che suggerisce al Governo di “applicare anche per i settore del teleriscaldamento, in via transitoria, un’aliquota IVA ridotta pari al 5%, in analogia con quanto previsto per il settore del gas naturale” che auspico possa essere recepita al più presto.